“Il portone rosso”: il sorprendente romanzo d’esordio di Alessandra Piccinini.
TRAMA
Ludovica ha trascorso buona parte della sua vita a sfidare le sue paure, ritrovandosi spesso in situazioni estreme o ambigue. Intuito, lucidità, una non comune capacità di analisi e una certa dose di fortuna l’hanno sempre salvata da strade senza ritorno. Un eccesso di prudenza l’ha portata a troncare sul nascere la sua relazione con G. Oggi è un attraente avvocato di successo, le piace apparire, si sente vicina alla realizzazione e la sensazione di vuoto che ha da sempre le sembra sotto controllo. Ma quando i violenti terremoti del 2016 devastano l’entroterra marchigiano, anche la vita di Ludovica viene scossa nel profondo. Incontra S., e tra i due nasce un’affinità intensa. Da subito, però, qualcosa non quadra. S. si rivela instabile e mostra segnali sempre più evidenti di delirio. Ludovica ne è attratta e non vuole allontanarlo. Mentre lei si interroga su cosa le stia accadendo, gli eventi precipitano.
RECENSIONE
“Il portone rosso” è il romanzo d’esordio di Alessandra Piccinini, pubblicato a giugno del 2019 da Le Mezzelane Casa Editrice. La protagonista del libro è Ludovica, una ragazza afflitta da una profonda inquietudine. Fin dall’adolescenza cerca un equilibrio tra i due dicotomici aspetti del suo carattere. Se da una parte risulta ancorata a una innata disciplina che la porta a impegnarsi negli studi, a rispettare e curare i rapporti familiari, a non calpestare profondi valori di cui è intrisa la sua educazione e la sua terra marchigiana, dall’altra è pervasa da una viscerale forza che le genera un appetito compulsivo per il diverso, l’alternativo, l’ignoto. Studentessa di liceo classico con ottimi voti e una grande passione per la filosofia non si accontenta della frequentazione dei compagni di classe dall’ortodossa mentalità borghese. No! Deve raggiungere la linea di confine per vedere cosa c’è dall’altra parte e lì si avvicina al mondo delle sostanze stupefacenti. Sebbene non le sperimenti di persona, le vive attraverso i personaggi di quel mondo underground e le loro tragedie esistenziali, mantenendosi in un equilibrio funambolico su quel filo che la sostiene dal baratro. Interrompe una relazione all’apparenza perfetta con un ragazzo attraente e rassicurante, non alimentando quel rapporto la tensione esistenziale di cui ha bisogno per conoscersi ed evolvere. Ludovica necessita della sfida e del conseguente travaglio interiore per comprendere i suoi limiti e superarli.
Diventata avvocato, si trasferisce a Roma e inizia una collaborazione con un importante studio legale. Qui entra in contatto con l’ambiente spregiudicato dei principi del foro con le loro avidità e vanità. Si rende conto che sfruttano le sue capacità e la sua disponibilità, ma un po’ per ambizione, un po’ per un certo perverso piacere nell’autolesionismo, continua a percorrere quella strada più del dovuto. L’alcool diviene un intimo compagno consolatore che spesso la conduce in elucubrazioni capaci di mettere a nudo le paure e farle vomitare fuori il malessere. A salvarla questa volta è il suo senso estetico, la sua voglia di sentirsi bella e piacente. Ama essere contatta dai fotografi e posare per loro. Ludovica è femmina, sui generis, ma femmina! Comincia a fare sport per allontanarsi dalla bottiglia e mantenersi in forma, ma anche qui riaffiora quella sorta di masochismo che è parte della sua indole. Nonostante non goda di una minima acquaticità e che il solo pensiero di gettarsi nell’acqua fredda appena alzata le procuri angoscia, si fa violenza nel seguire un corso di nuoto ogni mattina prima di recarsi al lavoro. Si getta in una relazione con un uomo borderline attratta dalla sua cultura e genialità, capace di considerazioni sull’esistenza al confine dell’ortodossia morale ed etica. Un uomo a prima vista di successo e sicuro di sé, ma afflitto da un profondo squilibrio psichico che lo porta a fallimenti relazionali e a una dipendenza da trasgressioni sessuali. La protagonista uscirà logorata emotivamente, ma ancora con la forza di rimettersi in gioco.
Nella prima parte del libro prevalgono sequenze narrative e descrittive. I periodi sono abbastanza semplici e la scrittrice preferisce proposizioni coordinate. Nella seconda parte si ha una prevalenza di sequenze dialogiche con caratteristiche delle precedenti che lasciano saltuariamente spazio a quelle riflessive con periodi complessi e proposizioni subordinate. Il lettore fin dalle prime pagine è preso dalla storia che crea curiosità spingendolo ad andare avanti. L’opera della Piccinini è ben strutturata, con una premessa misteriosa che sarà chiarita solo in seguito e una conclusione shock inaspettata. I personaggi sono bene caratterizzati nell’analisi psicologica.
E’ un libro nel complesso originale che regala spunti di riflessione. In particolare risulta essere interessante la parte in cui si descrive con acume il mondo dei social. L’autrice riesce a far capire come esso rappresenti una dimensione di mezzo, un luogo dove molti individui, svincolati da rapporti face to face, abbattono inibizioni e osino nel creare link virtuali con persone sconosciute. Quando avviene il contatto, nascono dinamiche relazionali che nella vita reale difficilmente si instaurerebbero. Si dissolve il confine fisico delle persone che diventano una sorta di entità virtuali. La fisicità rimane legata a una serie di foto che servono a costruire il più delle volte un’immaginaria icona di bellezza. Il compagno di Facebook diventa il transfert, il confidente a cui aprire la parte oscura, a cui rivelare le quotidiane frustrazioni, l’infelicità, le debolezze, quello che spesso rappresenta l’inconfessabile a soggetti della dimensione quotidiana. Alcuni trovando spiragli, si aprono a palesare trasgressioni e desideri considerati tabù nei loro ruoli familiari o professionali. Che dire! Un libro di esordio che mi ha sorpreso positivamente e che consiglio vivamente.
David Berti
DETTAGLI LIBRO
Anno edizione | 2019 |
Curatore | Anna D’Auria |
Illustratore | Giuseppe Di Benedetto |
Editore | Le Mezzelane Casa Editrice |
Collana | La mia strada |
Anno edizione | 2019 |
Pagine | 212 |
Prezzo | 14 Euro |