Intervista a Giuseppe Di Mauro:
In occasione della mostra d’arte Maremma, svoltasi a Castiglione della Pescaia dal 4 all’11 agosto 2024, ho avuto modo di conversare a lungo con il pittore Giuseppe di Mauro: artista eclettico e ispirato, appassionato e coinvolgente, ma soprattutto anima gentile e sensibile. Da quel piacevole dialogo, ne è scaturita l’intervista che propongo in questo articolo.
Cenni biografici
Giuseppe Di Mauro, pittore, scultore e poeta, nasce a Napoli il 7 settembre del 1959.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, partecipa a molte mostre riscuotendo successi di critica e pubblico, nonché premi e onorificenze. I suoi dipinti sul realismo moderno vivono e comunicano emozioni interiori. Preciso nel disegno, ritrae la natura così come dovrebbe essere, ricercando un ideale di bellezza che si esprime attraverso l’equilibrio tra forma e contenuto.
Residente a Grosseto da oltre 30 anni, dipinge la bellezza della Maremma Toscana. È presente sul catalogo Selezione Arte Italiana “L’Élite” dall’anno 1996 e sul catalogo d’arte Il Quadrato di Milano a cura del critico e storico dell’arte Giorgio Falossi.
Intervista
Come si è avvicinato all’arte e quando ha iniziato a dipingere?
Dai tempi della scuola, con i pastelli a colori Giotto, osservavo e disegnavo tutto quello che mi circondava. Ho dipinto a olio all’età di 13 anni.
Qual è stato il suo percorso formativo? Ha frequentato delle scuole d’arte, dei corsi, o è un autodidatta?
Ho iniziato da autodidatta, poi ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Quale corrente artistica ha più influenzato il suo stile?
Sia il realismo che l’impressionismo.
Quali sono le caratteristiche della sua tecnica pittorica?
Acquerello, acrilico e olio su legno e tela.
Se la osservassimo dipingere, quali colori sarebbero i più ricorrenti sulla sua tavolozza?
I gialli, i ranciati, gli azzurri, gli ocra.
Quanto tempo impiega per creare un’opera?
Circa 15 giorni, nell’estemporanea dipingo un formato 65×90 cm in 5 ore.
C’è un quadro a cui è legato e che non venderebbe mai?
La copia de “La canestra di frutta” del Caravaggio dipinta all’età di 16 anni e la recente “Ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer.
La natura con i suoi paesaggi è protagonista indiscussa delle sue opere. Qual è il rapporto che vi lega?
Un rapporto molto profondo, quando mi trovo a contatto con la natura sono in simbiosi con Dio.
È nato a Napoli, ma da molti anni vive a Grosseto. È riuscito a sviluppare una comunione estetica con la Maremma che ha dato vita a quadri in cui è possibile percepire il respiro e la bellezza consolatrice di questa terra. Si sente un po’ il suo ambasciatore artistico?
Si, mi sento ambasciatore della meravigliosa Maremma e la dipingo per valorizzarne il territorio e le tradizioni.
Nel corso degli anni ha fatto molte mostre, quale ricorda con più piacere?
Quelle a Grosseto e Castiglione della Pescaia, proprio perché sono nel cuore della Maremma, mia musa ispiratrice.
Ha ricevuto molti riconoscimenti. Che valore hanno per lei premi e onorificenze?
Hanno il valore di un percorso artistico per far conoscere e condividere pubblicamente i miei dipinti.
Dipinge quadri anche su commissione? Nel caso, quanto incide sulla sua ispirazione?
Si, dipingo quadri su commissione: paesaggi e ritratti. Però preferisco scegliere io i miei dipinti, per una maggiore libertà artistica.
È già in programma una sua nuova mostra?
Si, a settembre a Grosseto, in occasione dell’edizione 2024 de “La Città Visibile“. Ne “La notte visibile della cultura”, sarò in piazza Baccherini dove i miei dipinti saranno esposti a cielo aperto.
La ringrazio per il tempo che mi ha concesso e le faccio i miei più sinceri auguri per i progetti futuri.
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