Recensioni

“Qualcosa di noi”: l’ispirata raccolta di racconti della scrittrice Maria Franzè

Maria-Franzè

Biografia

Maria Franzè è nata in Calabria, a Vibo Valentia. Attualmente vive a Roma, dove si è laureata in Lettere presso L’Università “La Sapienza”. Lavora nel mondo della Scrittura dal 2000, ha collaborato con varie riviste online. Ha scritto e pubblicato libri di narrativa, racconti, poesie, fiabe e recensioni letterarie. Le sue ultime pubblicazioni sono Le donne, i bambini e la guerra (GM Press editore 2018) e Qualcosa di noi (Masciulli edizioni 2019). La lettura e la Storia sono le sue passioni.

Maria-Franzè
La scrittrice Maria Franzè

Sinossi

Qualcosa di noi è una raccolta di venticinque racconti. Si tratta di storie di donne comuni, tutte però caratterizzate da qualcosa di speciale. Ogni episodio è la narrazione di un evento che fotografa un momento esistenziale di cambiamento nelle varie fasi di vita delle protagoniste: novità che modificano il loro status, portandole a una visione più chiara e definita del loro ruolo nel mondo. Spesso sono trasformazioni dettate dal bisogno di essere felici, ricercando l’amore o sé stesse, altre volte sono metamorfosi che l’implacabilità del tempo impone oppure evoluzioni dettate dalla società con le sue leggi, giuste o ingiuste che siano. Bivi che comportano un salto nel buio: in alcuni casi, alla fine si vedrà la luce, in altri l’oblio più totale. Sono la descrizione del fluire della vita dall’infanzia alla vecchiaia, attraverso tematiche che vanno dal disagio della pubertà alla perdita di identità causata da scelte di vita sbagliate. I personaggi combattono la loro guerra privata in modo forte e coraggioso, in alcune situazioni soccombendo e in altre trionfando, in un’apoteosi di eventi e di emozioni.

Recensione

Emerge fin dalle prime pagine del libro, la capacità della scrittrice di condurre il lettore a carpire la personalità delle protagoniste, il loro io profondo. Si ha un’attenta descrizione delle sfaccettature del loro carattere: contorto, complicato, mutevole, in una constante metamorfosi alla ricerca di una luce esistenziale.

Ogni racconto è uno scorcio di vita dei personaggi. Donne accomunate da un errare inquieto alla scoperta di se stesse. Nella realizzazione di un sogno cercano la catarsi, la serenità tanto anelata, la libertà di potersi esprimere. Attestano, in alcuni casi, la loro forza e il loro coraggio non soggiacendo alla prevaricazione di un uomo, insofferenti a relazioni che si sostanziano nell’apparenza e in sterili obblighi.

Nel corso della narrazione, la Franzè riesce a farci sentire vicine a queste eroine che spesso lottano nella quotidianità di un lavoro logorante, di un contesto sociale o familiare coercitivo e soffocante.

Filo conduttore dell’intera opera è l’amore. Sì, quell’amore impossibile da fossilizzare, schematizzare con banali e sterili regole, da quantificare o descrivere con pochi aggettivi. Sì, quell’amore che va oltre i legami di sangue, i confini, gli schemi sociali o la differenza di genere; mai statico, ma in eterno divenire. L’autrice ci conduce a comprendere che questo sentimento si sostanzia nel rispetto della libertà dell’altro e non in una subdola manipolazione per il raggiungimento della propria felicità. Questa consapevolezza può porci davanti a dei bivi, in cui la scelta giusta è quella che richiede più sofferenza e sacrificio, ma inevitabile nel nome del puro amore.

Inoltre, nell’opera ci sono spaccati di vita che tagliano trasversalmente le classi sociali. La sofferenza diviene il minimo comune denominatore per tutti i personaggi: sia per il ricco che vive nel lusso che per l’operaio costretto a sbarcare il lunario. L’esistenza non risparmia nessuno. L’unica via di uscita è cogliere la bellezza che illumina il viaggio al di là della meta, anche su una sedia a rotelle come per Anna Lou.

La Franzè evidenzia anche l’importanza del contesto sociale in cui un bambino cresce, il quale può portarlo alla devianza, nonostante la sua natura sia innocente e tendente al bene. Emilia e Federico, giocano spensierati finché la vita non li separa: lui diventa il braccio destro di un boss della mafia, uno spacciatore dalla fedina penale sporca, lei conduce una vita perfetta, studia, si laurea … ma se Federico fosse cresciuto in un altro contesto? Avrebbe conosciuto la droga? Anche lui aveva “quel sorriso che nasceva negli occhi irradiandogli il volto fino a schiudersi sulla bocca come la carezza lieve di un’onda che si avvicinava a una costa arsa dal sole, bagnandola di vita….”

Lo stile di scrittura della Franzè è scorrevole, armonico e sicuramente incisivo.

La scrittrice Maria Franzè

Dettagli libro

Editore Masciulli Edizioni
Data pubblicazione 13 dicembre 2019
Lingua Italiano
Peso di spedizione 399 g
Pagine 236
Prezzo 15 Euro
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