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Intervista a Jonathan Rizzo: l’ispirato e irriverente poeta bohémien di origini elbane.
Jonathan, di solito conduco le interviste nel mio salotto letterario, ma quando ho iniziato a raccogliere informazioni su di te, ho ritenuto fosse meglio incontrarci in questo locale virtuale: luci soffuse, alle pareti vecchi manifesti incorniciati di spettacoli teatrali e concerti, tavoli di legno con scomode sedie impagliate, invitanti bottiglie di vino rosso esposte dietro il bancone e quel fantastico trio acustico che ci sta riproponendo pezzi di Guccini, De Andrè e De Gregori. Secondo me, qui si sentono meglio le vibrazioni della vita e il suo odore. Che dici, ho sbagliato? Se il vino fosse vero nella bottiglia e poi nel bicchiere, sulle labbra appoggiate e dopo nella gola…