Una notte a Venezia
Eventi

“Una notte a Venezia”: mostra fotografica di Giuseppe Guerrini al cinema Stella di Grosseto.

Locandina della mostra fotografica

Giovedì 3 febbraio 2022 ha visto l’inaugurazione della mostra fotografica di Giuseppe Guerrini presso il cinema Stella di Grosseto. Un’esposizione di scatti dedicata alla città dei dogi. Da qui il titolo dell’iniziativa culturale: Una notte a Venezia. Nel primo giorno di apertura al pubblico, si è riscontrato un significativo apprezzamento da parte dei numerosi appassionati di scatti d’autore. La mostra durerà fino al 27 febbraio. L’accesso alla sala espositiva è consentito dal giovedì alla domenica dalle ore 17 alle 20.

Giuseppe Guerrini ci spiega:

«Ho deciso di dedicare una mostra a Venezia perché non è una semplice città, ma un’entità con un’anima unica. Perché nel 2021 la Serenissima ha festeggiato i suoi 1600 di storia. E perché, ogni volta che ci si arriva, la si percorre, è sempre come fosse la prima volta.

Ed è proprio la notte che Venezia sprigiona e mostra la sua vera anima. Volutamente poco illuminata, la notte è il momento di quiete dopo l’assalto dei turisti durante il giorno. Ed è qui che emerge e si sprigiona il suo fascino unico. Soprattutto nei mesi invernali, quando la nebbia diventa protagonista rendendo ogni cosa indefinita, perdersi passeggiando per i suoi vicoli di notte diventa un’esperienza magica. È proprio in questo momento, quando le serrande dei negozi e dei bacari vengono abbassate, e le luci tremolanti riflettono le sagome dei palazzi storici sui canali, che inizia l’avventura».

Fotografia di Giuseppe Guerrini

Ancora prosegue l’artista:

«In passato, già nel XII secolo, camminare ed esplorare la città di notte non sarebbe stato come oggi. Per sua stessa conformazione, Venezia era molto pericolosa ed era facile perdersi in quel dedalo di strette calli, o peggio ancora, complice l’oscurità, diventare preda di ladri e assassini.

Fu così che il doge Domenico Michiel, nel 1128, ordinò che nelle ore notturne, nelle zone meno sicure, ci fossero dei “cesendelli impizadi”, cioè dei lumicini messi sotto i capitelli votivi, tremule luci che avrebbero dovuto ardere tutta la notte.

Nel 1450, fu emanato un altro provvedimento che obbligò i cittadini ad utilizzare un lume nelle uscite notturne. Le calli cominciarono a popolarsi di torce e i facoltosi veneziani, pur di non reggere una lanterna in mano, erano disposti a pagare il servizio. 

Poi, nel 1732, anticipando di quasi mezzo secolo altre grandi città italiane, il Consiglio dei Dieci deliberò che tutta Venezia venisse illuminata e ordinò l’installazione dei primi ferai (fanali) alimentati a olio in zona Mercerie e San Marco.

Nel 1839 la Congregazione municipale stipula un contratto per la fornitura del gas con la ditta francese “De Frigière, Cottin et Montgolfier-Bodin”. Fu subito un successo. Le cronache raccontano che “nella zona di San Marco” si potevano già contare oltre 500 botteghe illuminate con il nuovo sistema.

Sul finire del XIX secolo ci furono i primi esperimenti alla Giudecca e nel 1889 nacque la Società anonima per l’illuminazione elettrica di città. Nel 1922 il Comune decise di sostituire definitivamente il gas e iniziarono i lavori di razionalizzazione finché nel 1927, tutti i ferai vennero riconvertiti a energia elettrica»

Fotografia di Giuseppe Guerrini

Infine, Giuseppe Guerrini tiene a sottolineare:

«Una mostra fotografica è sempre l’espressione visiva di un’idea, di una emozione vissuta. E durante la notte a Venezia è veramente possibile cogliere dettagli silenziosi, sfumature che costituiscono la parte integrante della sua grandezza e della sua unicità».

Cenni biografici

Giuseppe Guerrini

Giuseppe Guerrini nasce nel marzo del 1969. Appassionato di fotografia e arte fin dall’adolescenza, negli anni ha sviluppato la passione per la foto, con particolare riferimento agli aspetti architettonici delle città, la vita di strada, i luoghi dimenticati, persi nel tempo e la natura nei suoi luoghi più sconosciuti e selvaggi. 

Nel 2017 vince a Grosseto il primo premio nella sezione fotografia al concorso La Città Visibile, organizzando poi una mostra personale presso il Polo Museo delle Clarisse. A questa mostra ne sono seguite altre, spesso in collaborazione con l’Associazione culturale “Letteratura e dintorni di Grosseto. Le sue fotografie sono parte integrante del libro Misteri di Maremma (Effigi 2021), Errando di David Berti (Effigi 2021) e Black Out di David Berti e Gaetano Insabato (Innocenti Editore 2017). Tra i grandi fotografi i suoi riferimenti sono Gabriele Basilico, Vivian Maier e William Klein.

Contatti e riferimenti

E-mailjoe.guerri@tiscali.it
Profilo Instagramhttps://www.instagram.com/joeguerrini/?hl=it
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