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SEGNALAZIONE: “A testa bassa” di David La Mantia.
Quarta di copertina Credo che la poesia oggi debba essere insolente, fastidiosa come un tafano d’estate. Credo che abbia il dovere di tormentare le coscienze, magari di farsi odiare, senza mai precipitare nel patetico e nel retorico, nel consolatorio e nell’ovvio, nei campi di grano solcati dal vento, negli amori inimitabili griffati da parole di cartapesta. Credo che la poesia oggi possa emozionare solo raccontando il vento che sfiora i frigoriferi accesi, i farmaci adagiati sul tavolo, i gatti divorati dal diabete, le mani sudate, le improvvise frenate, gli schianti. E soprattutto la morte. La morte che non libera da tutto, che non apre varchi alla luce, la morte come…