Recensioni

“Oltre la porta”: lo psichedelico libro di Andrea Ansevini.

Immagine di copertina

TRAMA

Questo romanzo racconta le nuove avventure di Michele Rovito. Il ragazzo, una volta tanto pauroso e insicuro, ormai è cambiato, diventando un marito esemplare e il padre di due meravigliosi gemelli. Ma, “Oltre la porta”, lo attendono sempre nuovi problemi, accidenti della vita e ricordi penosi, che lo porteranno fuori dal mondo che conosce attraverso situazioni al limite del paranormale; in un vorticoso turbinio di eventi e riflessioni sulla vita e sulla morte, dal quale non gli sarà facile uscire.

RECENSIONE

Oltre la porta” è un libro di Andrea Ansevini edito nel 2017 da Le Mezzelane Casa Editrice. La storia inizia con un episodio inquietante che resta sospeso, spiazzando e incuriosendo allo stesso tempo il lettore. Questo evento, che dà l’incipit al racconto, sembra essere scollegato e di sostare in attesa di risposta. Tuttavia questa presenza, che aleggerà come un fantasma nel dispiegarsi della trama, troverà la sua inaspettata e geniale soluzione nel finale.

Il protagonista è Michele Rovito, un personaggio sopra le righe nella sua straordinaria normalità. Dopo un’adolescenza stigmatizzata da insicurezze e catene esistenziali autoinflitte, si emancipa nell’età adulta divenendo un marito esemplare e un padre premuroso. E’ da qui che prende inizio il corpus delle vicende trattate. Normalissime situazioni e dinamiche familiari diventano il trampolino di lancio per episodi surreali, attraverso i vissuti onirici del protagonista. L’autore sa adoperare magistralmente questo artificio narrativo, non facendoci più capire cosa sia reale e cosa sia sogno. Ansevini riesce continuamente a spiazzarci, se da un lato ci fa percepire la fragranza di un amore coniugale tenero e sincero, dall’altro apre la porta, in una dimensione parallela, all’infedeltà. Due facce di una stessa moneta, due versioni della realtà contemporaneamente presenti negli universi delle possibilità. In un certo senso è come se ci dicesse che sta a noi scegliere su quale concentrarci.

“Michele, non dare mai nulla per scontato. Ciò che tu osservi non è reale, è soggettivo. E’ in questa realtà che tu devi procedere e quindi la devi affrontare, la devi attraversare. Siamo portati a credere che il nostro comportamento sia sempre corretto, ma se scaviamo a fondo ci rendiamo conto che sbagliamo; non sempre, è ovvio, ma a volte erriamo perché siamo esseri umani destinati ad attraversare un tempo e uno spazio illusori con tutti i nostri limiti. Per cui stai molto attento a trarre delle conclusioni solo in base alle tue percezioni. Esse si basano sui cinque sensi che, lo afferma anche la scienza, sono fallibili. Ecco perché dobbiamo cercare sempre di filtrare ogni informazione che elabora il cervello attraverso la coscienza>>.

Lo scrittore Andrea Ansevini

Da sottolineare come l’autore analizzi con grande maturità e sensibilità temi importanti quali la morte, la malattia, l’eutanasia. Spesso lo fa partendo dal testo di alcune indimenticabili canzoni che sembrano fare da colonna sonora alla lettura.

Alla fine, quello che sembra un dramma insormontabile non è altro che parte del ciclo della vita; passato il momento del dramma e dei pianti ipocriti, tutto riprende come prima. Restano solo i ricordi, i cortili dove si giocava da bambini, i sogni mai realizzati, la fantasia e per finire la beffa…”

Altra caratteristica dell’opera di Ansevini è il fatto che il soprannaturale sembra spesso entrare nel racconto, ma lo fa sempre in punta di piedi, come nella vita di tutti i giorni, lasciandoci sempre una sorta di ragionevole dubbio.

Andrea Ansevini
Lo scrittore Andrea Ansevini a una premiazione

Lo stile di scrittura è essenziale, paratattico, divenendo ipotattico nelle descrizioni dello stato d’animo dei personaggi e nelle loro riflessioni.

Un libro profondo, onirico, non scontato che consiglio a tutti i lettori che vogliono avvicinarsi a qualcosa di diverso. Sono sicuro che non ne rimarrete delusi.

David Berti

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